UN AUTIERE ALLA GRANDE GUERRA: UNA FOTO TI SALVA LA VITA

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UN AUTIERE ALLA GRANDE GUERRA: UNA FOTO TI SALVA LA VITA

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di Valido Capodarca

Sandro Cerri è vissuto fino alla soglia dei 101 anni. Eppure avrebbe potuto morire a 22 anni, se in un certo momento della sua vita non avesse lasciato il suo posto per scattare queste foto.
In casa sua il Cerri aveva una grande bacheca con i cimeli della sua vicenda militare; fra di essi c’erano tre schegge metalliche. Leggiamo in “Ultime voci dalla Grande Guerra”, il racconto dell’episodio.

“Si era alla fine di maggio e le retrovie erano continuamente stuzzicate da proiettili di ogni calibro. I grossi passavano alti, con il loro rombo caratteristico, e andavano a scoppiare a Cervignano, sollevando enormi nubi nere. Nella nostra zona arrivavano invece granate da 75 e da 105 a doppio effetto: metà granata e metà srapnel. La prima metà era a frattura prestabilita e si scomponeva in decine di pezzi. Un proiettile scoppiò sulla tettoia: due muli vennero colpiti a morte, altri rimasero feriti. Civardi, curiosone, si recò a vedere e, appena giunto, mi gridò di correre a fotografare i muli morti. Intento com’ero a scrivere, mi feci pregare un po’, ma alla fine lo accontentai. Fu la mia salvezza. Mentre scattavo la fotografia arrivò un altro proiettile e proprio il sedile sul quale poco prima sedevo venne trapassato da tre schegge. Esse sono ora nella bacheca dei miei ricordi. Non finirò mai di benedire Cecchino e la sua insistenza. La sera, a cena, fui ben felice di pagare alcune bottiglie di vino a tutta la compagnia.”