Qualcuno mi ha riferito di averti visto lungo il solito tragitto che porta alla tua associazione, quella degli invalidi di guerra. Più tardi eri all’interno mentre scrutavi incuriosito alcuni cimeli custoditi nelle apposite vetrinette. Qualcosa ti riporta al tuo passato, qualche oggetto lo stavi fissando meglio più degli altri, forse ne avevi avuto uno simile o forse era proprio quello che portavi tu. Era un elmetto, un elmetto particolare con dei fori, quindi no, non poteva essere il tuo, quei fori erano stati provocati da colpi di arma da fuoco, chi lo indossava non poteva essere sopravvissuto! Ti sei rattristito, hai pianto, forse stai ancora piangendo…
No, hai smesso, ti sei girato e, sulla parete al tuo fianco, sei rimasto immobile. Cosa c’era di importante perché i tuoi occhi fossero così tanto fuori dalle orbite? Stavi fissando alcune foto incorniciate in bianco e nero. Mace n’era una che ti colpiva più delle altre, era la foto di un giovanissimo marinaio in divisa con visiera su cuiin parte si leggeva: “Squadra Navale”.
Doveva essere molto giovane! Allora hai ricordato quanto sia stata terribile la sua vita dopo quel tragico bombardamento Angloamericano su Palermo, di come ha potuto salvarsi pur stando sottocoperta come motorista navale su quella motocisterna colpita e calata a picco!
Di fianco alla foto, posta su quella parete dell’Anmig di Barletta, hai letto quelle parole perché tutti possano conoscere il passato, perché tutti sappiano di quanto sia terribile una guerra.
Il mio papà aveva studiato i motori
Il mio papà aveva studiato i motori
era sottocoperta come motorista navale
era una motocisterna
portava acqua potabile
da Villa San Giovanni a Palermo
Quando arrivarono le bombe
il mio papà andò a fondo
e toccò il fondo del mare
il mio papà non sapeva perché
sapeva dire solo che aveva visto
l’immagine
della Madonna dello Sterpeto
e salì a galla!
Nonna Addolorata
portava un grande cero
alla processione
della Madonna dello Sterpeto
Il mio papà tornò in Via Nazareth
ma gli amici non c’erano più
tutti morti nella neve di Polonia
Il mio papà andava spesso al nosocomio
e non tornava mai… mai… mai…
il mio papà aveva studiato i motori
faceva il motorista navale
Francesco Paolo Dellaquila