Giacomo Martinengo (nato a Margarita, classe 1884, contadino)

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Giovanni Toselli (nato a Peveragno, classe 1887, muratore)
4 gennaio 2017
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Pietro Balsamo (nato a Margarita, classe 1894, contadino)
4 gennaio 2017

Giacomo Martinengo (nato a Margarita, classe 1884, contadino)

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dal web

Poi è scoppiata la guerra. Ero già sposato, avevo tre figli. La guerra per noi è stata un disastro, e per la campagna ha significato farsi un po’ di soldi. La gente di campagna, nel 1915, ha capito che il prezzo delle bestie incominciava ad aumentare e il prezzo delle piante anche. Ecco, i proprietari di terra hanno capito questo, ed erano quasi contenti della guerra. Ma poi hanno capito che dovevano mandare i figli in guerra…

Un mio fratello si è tolto i denti, altri pochi di Margarita si sono fatti togliere i denti, li avevano già gusti! Uno di Fossano si è avvelenato con il piombo, è morto. Un altro, era meridionale, si è fatto fare un’iniezione di petrolio, è diventato tutto storto, è finito in galera.

Mi hanno richiamato nel 1916 e messo in fanteria. dopo tre mesi che ero in trincea sono rimasto ferito al collo, una pallottola m’ha bucato da parte a parte. Eh, quella guerra… Avessi avuto la forza li ammazzavo tutti io gli italiani, tutti, non ci davano nemmeno da mangiare in trincea. Sul colle Briccon, vicino a Trento, abbiamo fatta tanta di quella fame, arrivava più niente, nemmeno i sigari e le sigarette. Che cosa dicevano i miei amici contadini in trincea? Chi scriveva a casa di fare dire messe, chi pregava, ognuno aveva ‘l so trigu (il suo metodo come scaramanzia) . Io bestemmiavo. Non era mica una guerra …, niente vestiti, scalzi, i piedi gonfi, pien’d pioi (pieni di pidocchi) , niente acqua da bere, il mangiare una volta al giorno quando arrivava, quando l’artiglieria non sbatteva giù i muli. Non si poteva alzare la testa se no gli altri sparavano, tapun tapun, era difficile salvare la pelle.