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di Viviana Damore
“La pace regna incontaminata nel nostro animo più profondo”, così scrive uno dei poeti che ha preso parte all’evento “La pace”, Francesco Paolo Dellaquila, presentatore della serata. Si è svolto infatti la scorsa sera l’evento culturale a cura del gruppo “Tinelli Poetici”, presso la sede dell’Associazione ANMIG di Barletta, in occasione dell’anniversario della Grande Guerra. L’incontro sul tema della pace, introdotto dall’amabile suono del violino di Ilaria Germano, voluto ed ideato dal padrone di casa Ruggiero Graziano, presidente dell’Associazione ANMIG di Barletta. L’incontro è stato articolato attraverso la lettura di poesie di autentica creazione del gruppo culturale “Tinelli poetici”, composto da Francesco Paolo Dellaquila,Raffaella Magliocca, Paolo Polvani, Virginia Rescigno e Raffaella Salerno.
“Sconfiggere la guerra vincendo prima la battaglia con noi stessi attraverso la capacità di riconoscere la pace incontaminata che regna nel nostro animo più profondo”, sconfiggere la guerra per trovare la pace, può sembrare un concetto ardito in un mondo che sulle guerre basa il suo essere.
L’incontro ha toccato, attraverso la musica dolce e talvolta struggente, fredda e a tratti amara della poesia, ogni singola corda dell’animo degli astanti, in un turbinio di componimenti di autentica bellezza. Il tema della guerra, ora più che mai attuale, è stato sviscerato attraverso fotogrammi di immaginari migranti, raccontati nella leggera durevolezza delle parole dei poeti, attraverso il cuore palpitante di chi resta ad aspettare un figlio che non tornerà, o non tornerà vivo. Numerose le sfumature dei componimenti che i poeti di “Tinelli poetici” hanno proposto durante la serata, intervallati dal singolare suono del violino. La pace come utopia, la pace vista negli occhi di chi cerca riparo dalla guerra, la pace nel candore di una goccia di neve, la pace come gentilezza dell’essere umano, la pace come la tela di un pittore, la pace come sogno, la pace come metafora, la pace come voce dell’universo intero, la pace come animo svuotato dalla guerra, la pace esaltata in ogni sua sfumatura, così amata e a lungo cercata da ogni essere umano.
Durante l’evento ogni poeta ha letto i propri componimenti, caricandoli di amore ed intensità, riportandoli agli spettatori come solo un creatore può fare. Ogni singola parola ha colto nel segno, soffiando su un fuoco di dolore che mai come in queste ultime ore rattrista le nostre giornate. La pace come il sole, la pace come un uomo che qualche volta avrà pur detto la parola “amore”, calpestata e maltrattata dall’abbandono dell’umanità.