di Claudio Pirillo
Mia zia Damiana (in casa la chiamavamo zia Diana) era di Barletta, infatti. E là si sposarono. Ebbero due figli, Clementina Silvana, morta molto prematuramente, ed Adolfo. Mio cugino Adolfo, vivente, fu anche lui finanziere per brevi anni. Vive tra la Toscana e l’Umbria. Zio Franco era il primo di otto figli nati da nonno Gaetano e nonna Clementina Amodeo (la nostra famiglia è originaria della provincia di Cosenza): 6 maschi e due femmine. fra i fratelli, vi era, appunto, mio padre Emilio, RRCC ausiliario, combattente anche lui ma sul fronte jugoslavo, subendo una grave ferita in seguito ad un mitragliamento aereo britannico, Riuscì a guarire. Tutti i fratelli furono impegnati sui vari teatri di guerra. Zio Franco si arruolò -volontario – minorenne (col permesso del padre [mio Nonno Gaetano])nella Regia Guardia di Finanza, venendo impegnato continuamente in compiti riservati di pg (operazioni coperte) ottenendo risultati di ottimo rilievo sotto il profilo di polizia. Aveva una vocazione innata per questo, ed usava travestirsi in varia guisa per penetrare gli ambienti criminali. Fu promosso per meriti di servizi. Il legame con Barletta si radicò anche per il fidanzamento con Zia Diana. Spirito indomito e con un lucido coraggio che lo aveva sempre contraddistinto nel servizio investigativo svolto da Finanziere, chiese di partire volontario-ancora una volta- per il territorio greco-albanese quando fu dichiarata l’ostilità contro la Grecia di Metaxas. A Koritza trovò valorosa morte, meritando col suo gesto estremo la MBVM. Nel 2001, lo Stato si è ricordato di mio Zio, intitolandogli la Caserma del Comando provinciale della Guardia di Finanza a Crotone, presente tutti i familiari più vicini a Crotone e, soprattutto mio cugino ADOLFO -con i figli Francesco e Lidia- , mio padre Emilio etc. L’inaugurazione è stata celebrata alla presenza del Ministro dei LLPP del tempo, Loiero, e dei vertici della GdiF. All’interno della Caserma c’è il ritratto di mio Zio, dipinto da me e donato al COGUARFI di Crotone, e -sotto- una lastra marmorea recante la motivazione della MBVMM. La cerimonia fu davvero partecipata e commovente, seguita poi da un vin d’honneur. Due anni fa, ho fatto celebrare una “messa da campo”, col cappellano militare della GdiF, all’interno della Caserma di Crotone, in ricordo di Zio Franco e di mio padre.