ANMIG Barletta: «I militari italiani hanno un cuore grande e credono nella divisa»

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ANMIG Barletta: «I militari italiani hanno un cuore grande e credono nella divisa»

foto torino

Incontro col’82° Reggimento Torino e il Reggimento San Marco

L’attività dell’ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra) e ANCR(Associazione Nazionale Combattenti e Reduci) sezione  Barletta, sempre attente a formalizzare sodalizi con le Istituzioni, FFAA ed Associazioni non si ferma. Il ruolo delle FFAA (Forze Armate) cui danno le origini alle suddette associazioni,  da tempo offrono un utilissimo contributo per la sicurezza nazionale come per il contenimento della pandemia da Covid 19.

Il presidente Ruggiero Graziano e il vice presidente AncrGiuseppe Caggia, accompagnati dall’ex marinaio Cosimo Damiano Dipaola e dal figlio Giuseppe, sono stati accolti a San Vito (Brindisi) presso il 1° Reggimento San Marco, dal Capitano di Vascello Antonio Mazzocca. In dono al Reggimento della Marina Militare è stato offerto un quadro raffigurante  il marinaio barlettanoRaffaele Damato, caduto durante la prima guerra mondiale e decorato con la Medaglia di Bronzo alla Memoria. Tale gestovuole onorare il sacrificio offerto dai militari barlettani durante le due Guerre Mondiali. Il quadro troverà una collocazione di rilievo presso l’atrio del comando reggimentale.

In seguito, la delegazione si è recata in visita presso il castello di Brindisi, sede di Ammiragliato e museo del Reggimento San Marco.

Dopo Brindisi, è stata la volta di Barletta, dove la delegazione è stata ricevuta dal Colonnello Francesco Alaimo e dal Luogotenente Francesco Maldera  dell’ 82° Reggimento Fanteria “Torino”.

Anche in questa occasione, la delegazione ha donato un quadro rappresentante una storica cartolina rievocativa dell’82° Reggimento Fanteria “Torino”, in cui è riprodotto in maniera stilizzata L’Italia mentre accoglie un invalido di guerra. Nel 2019, in occasione della Festa di Reggimento, il presidente Graziano Ruggiero aveva già consegnato una spilla reggimentale denominata “torello”, simbolo del reggimento, ritrovata ad Arbuzowka,  luogo di scontri nel famoso “Natale di Sangue” in cui tra la fine del 1942 ed il 1943 i reggimenti 81° ed 82° subirono gravissime perdite.  In entrambe le occasioni il presidente Graziano ha donato la storica cartolina commemorativa del 100° anniversario della traslazione del Milite Ignoto, emessa il 4 Novembre scorso, affermando:“I militari italiani hanno un cuore grande, credono alla divisa e nei Valori di Pace ed Unità Nazionale, sempre disposti alla difesa della Patria in qualsiasi esigenza”.

Questo genere di iniziative intendono riannodare il rapporto tra Associazioni Combattentistiche e le Forze Armate, che tanto hanno saputo offrire alla città durante i momenti più tragici, legati alla pandemia da Covid 19, come ad esempio per il 1° Reggimento San Marco della Marina Militare con l’ospedale da campo presso l’ospedale “ R.Dimiccoli” ed alla sicurezza con l’operazione “Strade sicure” in Calabria, attraverso la prevenzione e contrasto alla criminalità e del terrorismo da parte dell’82° Reggimento Fanteria “Torino”.

 

Raffaele Damato

Raffaele Damato, nato il 18/01/1880, fu un marinaio barlettano della Brigata S. Marco, prese parte al Corpo di spedizione internazionale nella concessione di Tientsin, in Cina, dove fu inviato con un grande contingente militare europeo, per la difesa degli europei residenti a Pechino, durante “l’insurrezione dei boxer”.

Allo scoppio della prima guerra mondiale, Raffaele Damato fu arruolato come sotto – capo cannoniere nella Regia Marina, prendendo parte alle azioni di guerra nella zona di Cortellazzo, tra Chioggia e Venezia. In questa zona, si svolge una battaglia, in cui, il battello sui cui presta servizio Raffaele, respinge l’attacco frontale di alcuni battelli nemici. Il contrattacco dei marinai italiani, affondando uno dei battelli nemici, e mettendo in fuga gli altri barconi della marina tedesca. Nella battaglia navale, il marinaio Raffaele Damato fu ferito gravemente e morì il 14 novembre 1917. Per questa azione di guerra, fu decorato con la Medaglia di Bronzo.
Anni dopo la fine del conflitto, la salma di Raffaele damato fu traslata dal cimitero dei Caduti dell’Isola di S.Michele (Venezia) al cimitero di Barletta, dove riposa presso la cappella ossario ai Caduti in guerra. Raffaele Damato era fratello di don Giuseppe (Peppuccio) Damato.

 

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